
(Sergio Efosi valtolla, fotoamatore, escursionista e narratore)
IN GIRO PER I BOSCHI
Siamo andati a fare un lungo giro per boschi della Val d’Arda. Abbiamo scelto di recarci un po’ a Luneto (confine tra Piacenza con Parma nei pressi del comune di Bore, passando per Castelletto) e un po’ al Parco Provinciale del Monte Moria (passando per Costa d’Asino da Lugagnano v.a.) per ri-esplorare questi grandi castagneti che si estendono per tanti km quadrati sui monti Lucchi, Palazza, Mu e Moria. Un giro durato un giorno, con sosta, durante lo spostamento automobilistico da Vezzolacca-Luneto al Moria. Il parco con una buona rete sentieristica e servizi di ristorazione e caffetteria.
Come sempre ci siamo attenuti ai segnali bianchi e rossi del CAI (club alpino italiano-sezione di Piacenza) che sono ben disposti e chiari. Il nostro abbigliamento era leggero ma non imprevidente: scarponi, canottiera di cotone leggero, maglietta di cotone a mezze maniche, cappellino, calzoni lunghi e zainetto contenente documenti, macchina fotografica, telefonino, acqua, piccolo impermeabile, una mela e un coltellino. Naturalmente non possono mancare un piccolo cesto per raccogliere le castagne e i bastoncini da trekking.

BOSCHI DI VEZZOLACCA
Un gran numero di stradine interne ben segnalate dal CAI (club alpino italiano, sezione di Piacenza) con i classici segnavia bianchi e rossi che conducono ai monti “Palazza” e “Lucchi”, passando da Luneto o da Vezzolacca. Qui siamo immersi nel bosco tra castagneti e faggete secolari dove si trovano castagne ovunque, di ogni dimensione, buone e dolci (purtroppo quest’anno, causa andamenti climatici sfavorevoli e la forte presenza della vespa cinese, parecchi sono anche i frutti “imperfetti”) da raccogliere per farne caldarroste o…
Il sentiero principale, quello del crinale, è rovinatissimo…e non di certo da chi cammina a piedi, in bici o a cavallo. Il giro che abbiamo fatto è stato bellissimo. Nella zona ci sentiamo di segnalare ottimi ristoranti tra Luneto, Vezzolacca, il fondovalle dell’alta Val d’Arda, il Parco del Monte Moria, Morfasso, San Michele e Rabbini.
BOSCHI DEL MONTE MORIA
La stessa varietà di Vezzolacca è presente da queste parti, sulla sponda opposta dell’Arda. Con l’auto abbiamo raggiunto il Parco e sostato presso il rifugio del Parco. A piedi ci siamo inoltrati nel bosco in direzione di San Michele e, castagne o non castagne, abbiamo fatto una gran bella camminata! Facile anche per i bambini ma anche per loro consigliamo sempre scarpe adatte o stivaletti di gomma rigida( in questo periodo non consigliate le scarpe da ginnastica) e un po’ d’acqua perché, nel bosco, non ci sono fontane. Stessi problemi riscontrati a Vezzolacca-Luneto per quanto riguarda la qualità dei frutti. Nell’area ci sentiamo di segnalare, anche in questo caso, tre ottimi ristoranti: il ristorante Rapacioli di San Michele, i due esercizi del Parco, la trattoria di Rabbini.

IN GENERALE
Frutti abbondanti e dolci ma, come sempre, non andate a raccogliere i frutti dove il sottobosco è stato pulito perché si tratta lavoro agricolo da rispettare. Nel 90% dei boschi c’è la raccolta libera, quindi potete divertirvi senza nuocere ad alcuno. L’infestazione di “vespa cinese” è stata davvero forte. Sappiamo che sono in corso trattamenti biologici da parte dei locali Consorzi Fitosanitari ma la lotta è appena all’inizio.
I grandi boschi visitati sono bellissimi, da scoprire e ri-scoprire perché la castagna è un frutto della salute e della bellezza…ricordatelo.

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