L’elenco delle cose impossibili è un esercizio frustrante ma la parola d’ordine, per il nostro valtolla’s blog è sempre la stessa: stimolare idee e riflessioni affinché si muova il primo passo.
Nessuno può fare finta che il problema non esista: il grave dissesto del territorio che si evidenzia ogni volta che piove poco più del solito….con le terribili conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti va combattuto senza attendere ulteriormente!
Non possiamo aspettare [ oggi il alle 19,30 Telelibertà ci ha mostrato la quarta, in poco tempo, grave frana che ha interessato la viabilità in Valtrebbia ….a due passi da noi..dove enormi massi hanno ostruito la statale; chiaramente se in quel momento fosse transitata un auto si sarebbe trattato dell’ennesima tragedia annunciata..] oppure delegare totalmente ad altri la sua risoluzione.
Il problema ha diverse sfaccettature e quella della pulizia dei canali non è affatto secondario.
Infatti, da più parti, ora si grida ” bisogna ripristinare la pulizia di canali di scolo e fossi …i privati cittadini proprietari di campi e boschi …..ecc…ecc…….” e la cosa in sé non sarebbe sbagliata se esistessero [ parliamo di valtolla!] attività agricole diffuse come lo erano; se nel territorio vi abitassero tante persone e non il contrario.
Qui le cose stanno diversamente: moltissime frane, pochissimi agricoltori, pochissimi abitanti attivi che, qualora fosse “ordinato” non consentirebbero risultati apprezzabili.
Se non frana tutto è perché già ora, chi può, sia esso residente, agricoltore rimasto o pensionato, fa il possibile [e va anche oltre] attivando pulizie di canali e briglie, aprendo bocchette e cose simili.
In questo contesto dovrebbero forse i Sindaci fare gli sceriffi? Ma quando mai! Certo possono invitare i residenti a fare qualcosa in più ma si tratterebbe di una goccia in un mare di guai [leggasi frane, microfrane, smottamenti ormai diffusi dappertutto].
Certamente partire dalla quotidianità serve perché tutti i comportamenti virtuosi sommati tra di loro realizzano una parte del modello di vera sostenibilità che occorre mettere in atto rapidamente.
Tuttavia, un ruolo fondamentale lo giocano le istituzioni nazionali e regionali d’intesa con quelle locali [in aiuto ai Sindaci!] per realizzare uno strumento di rapido intervento di governo locale: l’azienda agraria delle manutenzioni del territorio.
Azienda agraria con la missione primaria di prendere in carico km di canali, scolatori, briglie e bocchette antipioggia che ben mantenute ed efficienti ci risparmieranno milioni di € di guai.
Accanto a questo intanto, per evitare false soluzioni, si sistemino le ferite aperte poiché, per noi, questo non è certamente compito di quella che abbiamo definito ” l’azienda agraria delle manutenzioni del territorio”.
Poi i “prefetti” elettivi del territorio dotati di strumenti veri di autogoverno puliranno canali, apriranno bocchette e stimoleranno anche i privati a fare la loro parte.
Non stiamo parlando di carrozzoni, semplicemente di consigli comunali o intercomunali di agricoltori che prendano in cura il territorio nelle forme più snelle possibili.
