Pale eoliche: un “grattacielo Pirelli” sorgerà sul monte Aserei…

impatto delle pale, una pala di 109 metri è alta, escluso l’elica, come tra grandi chiese, come 4 grandi castagni, ecc… (fotomontaggio dal web)

da Mariarita riceviamo …

«E’ stata pubblicata sul bollettino uffficiale della Regione Emilia Romagna la procedura di VIA per la realizzazione dell’impianto eolico sul monte Aserei a Nicelli.
Se la procedura avrà esito positivo, sull’Aserei saranno posizionate 6 pale alte 150 mt. ciascuna oltre a quella esistente alta 60 mt.. Allora potremo veramente dire che con questi mostri sul territorio cambierà completamente il paesaggio incontaminato dell’Aserei trasformando la nostra montagna in una zona industriale.
Ormai è noto a tutti che l’eolico sul nostro appennino è una beffa, produce poca o niente energia: il vento soffia mediamente attorno ai 3-5 mt. al sec., neppure sufficienti per l’avviamento di pale alte 150 mt.! e comunque mai sufficienti a garantire le 1800 ore di funzionamento annue richieste dalle linee Guida Regionali.
Il sacrificio che il nostro territorio si appresta a subire, di sicuro non è ripagato dalla tanto richiamata pubblica utilità . Si tratta di uno scempio che sta per essere approvato alla velocità della luce, quasi a voler nascondere alla comunità ciò che sta avvenendo, per poi dire ” ma…. non si poteva decidere altrimenti”.

Il progetto presentato presenta tantissime gravi irregolarità, copia incolla e attestazioni non rispondenti alla realtà, la speranza è che le autorità competenti, i funzionari pubblici rispediscano al mittente un simile progetto privo anche dei requisiti minimi per essere definito tale: Un progetto che se realizzato non porterà turismo e non porterà a nessuno sviluppo alla zona, ma solo un evidente degrado della montagna.»

COMMENTO DEL BLOG: il grattacielo Pirelli, sede della regione Lombardia a Milano (zona stazione centrale) è alto circa 150 metri, un edificio enorme…pensate che una normale pianta di castagno secolare raggiunge altezze di circa 25 metri ( una torre eoliche sarà alta come 6 castagni…un gigante di ferro!). Provate a immaginate l’impatto ambientale! Ha ragione Mariarita: il monte Aserei diventerà un polo industriale e vedremo quanti posti di lavoro permanenti e quanta energia riuscirà a produrre; vedremo quali reali benefici duraturi creerà per il comune di Farini. Un dato è certo: l’ambiente circostante cambierà parecchio… e per sempre.

Questa è la soluzione ai problemi della montagna? Questo farà forse tornare a vivere la montagna? Questo la renderà più attraente? Questa è la rinascita della montagna? Non è meglio fermare tutto prima che sia troppo tardi?

Come successe negli anni ’20,  quando si disboscarono intere montagne, per farne traversine e legna da opera, delle nostre alte vallate illudendo la gente che tutto ciò avrebbe portato benessere duraturo (e invece iniziò la più grande emigrazione che mai avevamo conosciuto!) anche stavolta non andrà meglio. L’Aserei rischia di essere (se tutto andrà in porto e si realizzerà il parco eolico) solo la prima tappa, poi toccherà al resto da Prato Barbieri ai più bei crinali della valdarda e della valtrebbia…

Il commento che avete appena letto è anche in calce al precedente articolo che potete rivedere cliccando qui.

6 commenti

  1. Esatto se passerà questo progetto, sarà solo l’inzio di una lunga catena di pale, che non produrranno nulla….. solo incentivi nelle tasche di pochi, anzi pochissimi.
    Tutto questo è frutto dell’ignoranza, della miopia acuta di certi amministratori che richiamano sul territorio speculatori avidi di denaro e tanto denaro!!!
    Perchè il sindaco di Farini non viene con noi del comitato sull’Aserei a verificare di persona con i suoi tecnici la reale fattibilità di un progetto che rischia se approvato di trasformarsi in una vera catostrofe per il territorio.
    Chiediamo a gran voce che vengano con noi a fare una semplice passeggiata ” SULLA VIABILITA'” esistente (così dice il proponente) ove dovranno passare un numero elevatissimo di mezzi, per verificare di persona se ciò è possibile e consentito dalle normative vigenti.
    Oppure verificare al contrario che ci sarà bisogno di tracciare nuove vie con sbancamenti importanti di terreno, su frane, zone ricche di sorgenti, e zone vietate dalle leggi. MODIFICANDO così per sempre una zona di grande interesse naturalistico.

    • confidiamo che da parte degli amministratori locali e delle istituzioni preposte alla verifica della “compatibilità” di tali opere ci sia un serio controllo sull’impatto possibile, sui danni arrecabili al sistema ambientale locale e in generale all’Appennino emiliano. Ci sono tanti modi di fare “energia eco sostenibile”! Possibile che si ricerchino sempre le scorciatoie? Possibile che l’unica via sia quella di abbattere centinaia di ettari di boschi per delle fantomatiche biomasse, costruire mega impianti eolici sui crinali, riempire centinaia ettari di fertile terra agricola di pianura e prima collina con pannelli solari ecc…?
      Possibile non si capisca che sono i piccoli impianti per produzione locale quelli compatibili in montagna e nelle zone di pregio ambientale? Possibile non si capisca che sono compatibili gli impianti “energetici-alternativi” sui tetti degli edifici e delle stalle o laboratori artigiani, quelli che usano piccole turbine per produrre con acqua?
      Possibile che non si capisca che vi sono milioni di metri quadrati di tetti di capannoni, aree di servizio alla logistica (solo a piacenza-città sono oltre un milione di metri quadrati), edifici pubblici, stalle, condomini, parcheggi, ecc…che sono adatti a fare eolico, fotovoltaico in mezza Italia?
      Possibile che in montagna si si possa solo pensare a disboscare il parco provinciale, a riempire i crinali di pale eoliche, a intubare tutti i torrenti, a costruire mega dighe e basta? Possibile che si continui a ritenere la montagna la pattumiera dei guai della civiltà luccicante della pianura e delle grandi città?

    • Ci chiediamo anche noi del comitato come sia possibile tutto ciò, mai nessuno di noi, e siamo tutti direttamente interessati al progetto, è stato interpellato, l’unica occasione di parlare con il sindaco è stata nel giungno di quest’anno, ove lo stesso ci ha bellamente licenziati dopo 5 minuti di colloquio nel quale si è limitato a dire che LUI APPLICA LA LEGGE ( quale legge?).
      Tutto questo è frutto dell’ignoranza dell’incapacità di dialogare con la popolazione, della convinzione di essere feudatari sul territorio, di poter decidere solo ascoltando 4 o 5 proprietari interessati al GRANDE affare!!!

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