Mille dovevano essere e forse erano di più! Tanti sono stati ieri, domenica 24 maggio 2015, i partecipanti alla marcia per dire NO al Carbonext nella cementeria della Valdarda. Perché “la Valdarda ha già dato” e con questo impianto si aggraverebbe la situazione ambientale, hanno sostenuto i promotori della grande manifestazione popolare, forti di una petizione popolare che, in poco tempo, è stata firmata da oltre 5000 persone della vallata da Fiorenziuola a Morfasso e da tanti valligiani emigrati all’estero.
C’erano tanti bambini con relative maestre e insegnanti, c’erano intere famiglie e un piccolo “cucciolo umano” di nome Marcello nel marsupio di papà, c’erano gli agricoltori con trattori e bandiere, c’erano gli alpini, c’erano tantissimi, veramente tantissimi, giovani. Tutti molto colorati con magliette, bandiere, palloncini e tanti fischietti.
C’erano i sindaci di Castell’Arquato e Lugagnano, numerosi consiglieri comunali, l’assessore Fausto Capelli in rappresentanza del sindaco di Morfasso, c’era il direttore provinciale della coldiretti, un consigliere regionale di M5S, i massimi rappresenti dei comitati “Aria pulita in Valdarda” “Basta nocività in Valdarda ” e Legambiente…
Tanto popolo per dire no all’utilizzo del carbonext quale combustibile per far funzionare l’altoforno della cementeria.
Tanto popolo che non vuol assistere all’ennesimo scempio di una bella valle, che chiede rispetto per la vita e per il futuro.
Le promesse di oggi da parte dei fautori dell’impianto sono le stesse non rispettate circa 30 anni fa quanto si realizzò il mostro. Alla Regione, alla piacentina assessora Paola Gazzolo, al presidente della Provincia, al comune di Vernasca, ai consiglieri provinciali e regionali locali i manifestanti hanno chiesto che venga rispettata la volontà popolare che è netta: NO!
L’articolo del quotidiano di Piacenza “Libertà” del 25 maggio 2015 che riporta la cronaca della manifestazione. Per leggere clicca qui!