A San Martein mëtta la lègna in sal camein ( a San Martino metti la legna nel camino ………che inizia a fare freddo).
I proverbi locali su San Martino si sprecano…..il giorno di San Martino (11 novembre) lo rammentavano bene…molto bene TUTTI!
..Ti faccio fare San Martino! Urlava il padrone di casa a chi non pagava l’affitto o ne aveva, a suo dire, combinata una grossa….
..sta facendo San Martino….sussurravano con voce sommessa ( solidarietà) i vicini di casa e gli amici di una famiglia che stava traslocando o gli era imposto di traslocare.
Certo che detto in dialetto ( …at fag fé San Martein ….) aveva un senso che non richiedeva nessuna spiegazione e traduzione.
Sinonimo di trasloco, il giorno di San Martino, era anche il giorno in cui si pagava il fitto al padrone di casa.
Questa giornata, prima che la ” moderna burocrazia” uccidesse tutto era anche il giorno in cui iniziava la nuova annata agraria, si rinnovavano i patti agrari….insomma era un giorno importante per l’agricoltura ( pensate a quanto poteva esserlo quando l’agricoltura rappresentava il 30-40 % dell’economia del Paese….anche il 70-80 % dell’economia della VALTOLLA……riferendoci solamente alla fine degli anni ’60 ).
Non più di 60 anni or sono era anche il giorno in cui si mandavano a svolgere l’attività di ” famei o famei da spesa” ( il famiglio…il ragazzo che aiutava il padrone nei lavori dei campi e della stalla) i ragazzi delle povere e numerose famiglie contadine…ma anche cittadine-operaie.
60 anni fà non eravamo nel medioevo ma l’arretratezza e l’ignoranza era ancora tale che questi poveri ragazzi erano ” venduti ” per una stagione, per qualche anno ….venduti per un tozzo di pane….il fato è che spesso questo tozzo di pane neppure era garantito a casa …ma la libertà di casa tua scalda il cu…e la coda…..
San Martino è anche sinonimo di estate ……l’estate di san martino ( un fatto meteorologico …ma chi vuole approfondimenti li può cercarli su wikipedia).
Non possiamo, infine, dimenticare il grande poeta GIOSUE’ CARDUCCI!….Suvvia…la famosa poesia ” San Martino” ….
la nebbia agl’irti colli
piovviginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini…..