di Sergio Valtolla
Con oggi ( 23 febbraio) pubblichiamo una serie 5 di brevi post sul paesaggio agrario.
L’idea ci è venuta dopo mesi di osservazioni sugli ” scempi ” del nostro territorio ( vigoleno in primis) che abbiamo colto osservando i TG nazionali e locali.
Il nostro è un grido d’allarme, per fare presa sulle coscienze di tutti, Sindaci e amministratori in testa ( che può fare d’altro un blog se non informare e cercare di suscitare interrogativi e interessi ?).
IL PRECEDENTE POST n° 3-4 E’ STATO PUBBLICATO IL 27 FEBBRAIO 2010.
POST 5) PAESAGGIO AGRARIO E VITA FUTURA.
La realtà è che siamo in una situazione dove è ormai assente, dalla testa dei nostri politici, il concetto di paesaggio agrario ( vedi articoli 1 e 2 ), quello dei padri fondatori…quella di Emilio Sereni, il più grande studioso di tutti i tempi, un padre ” costituente del 1948 ” che forse non immaginava tanto scempio in così pochi anni!
Noi dobbiamo, Noi glielo dobbiamo alle nostre genti questo riscatto.
Il recupero é la dignità, é il riscatto fatto per centinaia di emigrati, di nostri contadini, dei nostri vecchi contadini per il loro ” elementare” ingegno, un tributo alle loro semplici conoscenze e alla fatica!
Dobbiamo rappacificare Noi stessi con la natura…che non è ostile…ma non ama essere ” violentata”.
Il paesaggio agrario deve ritornare ad essere un ” paradigma “, un modello, un termine di paragone sul quale basare le nostre attività odierne e future.
Questo paradigma ci viene dal paesaggio agrario e dalle sue comunità locali.
Case in sasso ristrutturate e da recuperare, recupero agrario, recupero dell’edilizia rurale, piani paesistici, produzioni biologiche, salvaguardia dei “patriarchi da frutto”, agriturismi, B&B, monumenti, arte, turismo sostenibile, energie pulite, divertimenti, servizi moderni, comunicazioni efficienti, mercati agricoli locali a km zero, …..
Questa è la vita nel paesaggio agrario!
L’alternativa: dissesti, disastri, ancora maggiori abbandoni, distruzione del più grande patrimonio naturale mondiale.
IN VALTOLLA DOBBIAMO FARE LA NOSTRA PARTE! E’ ORA!
(5-fine)
