
Sabato forse hanno ucciso un piccolo lupo ( o forse è morto per altre cause naturali) nelle nostre montagne di crinale …nel gruppo del monte LAMA ( confine tra Parma e Piacenza)….territori di insediamento degli antichi liguri, possedimenti della Valtolla…..luoghi di formazione del torrente Arda.
Casualmente sabato dalle ore 11 alle ore 16 circa sono stato a passeggiar sui quei monti e ho incontrato un taglialegna, individuato altri due nel versante piacentino e visto, distintamente, due bei cani da caccia che avevano fiutato qualcosa in fondo ad un canalone boscato abbastanza folto.
Il lupo, invece, NON ama farsi scorgere, vive in zone impervie e lontane…il cucciolo si era perso? La madre lo aveva sacrificato per salvare altri piccoli? Erano di passaggio per recarsi dove? Forse ne sapremo di più nei prossimi giorni.
Veniamo alla nostra giornata. Parcheggiata la macchina nei pressi del passo del Pelizzone ( al piazzale del metanodotto; dopo l’osteria in direzione Bardi, seguendo il cartello ” via francigena” per 1 km circa ), inizia un lungo sentiero in mezzo ai faggi, nel primo tratto ben segnato, che conduce al Lama incrociando il sentiero n° 803ci farebbe discendere a valle . Giunti a questo punto ( tabellato) abbiamo proseguito sul sentiero n° 801 in salita ( leggera) fino al groppo di Gora poi fino al Castellaccio del Monte Lama.
Il sentiero è bello, spettacolare, ma in alcuni tratti la segnaletica è un pò scarsa ( c’è ma è scarsa!). In ogni caso è difficile perdersi!
Viste mozzafiato sulla sottostante valdarda/ valtolla, pascoli bellissimi con zone cespugliate molto suggestive, rocce, fiori, funghi e, in lontananza nel bosco, i campanacci che segnalano la presenza dei cavalli.
Se siete fortunati, sul groppo di Gora e tutt’intorno incontrerete anche le caprette.
Se siete dei camminatori bravi potete proseguire oltre fino al passo di Linguadà ma occorre ancora del tempo…circa altre due ore per giungere al passo e poi altre 4,5 ore per tornare, sui vostri passi, fino al Pelizzone.
Il nostro percorso si è, invece, fermato al Castellaccio del Monte Lama…..e questi sono i tempi per chi, come Noi, non corre, si riposa, scatta foto, curiosa tutt’intorno: andata e ritorno in cinque ore.
Prendetevi acqua, un giubbino di stagione che ripari dal vento e dal freddo ( siamo pur sempre sui 1200/1300 mt s.l.m.) , un panino, una mela, il cellulare, lasciate detto dove andate…. e calzate scarpe adatte.
Nello zaino sempre un accendino, la carta dei sentieri, un piccolo pronto soccorso e una machina fotografica o una v ideocam.
La montagna è amica…..noi siamo amici della montagna?