di Sergio Valtolla
Con oggi ( 23 febbraio) pubblichiamo una serie 5 di brevi post sul paesaggio agrario.
L’idea ci è venuta dopo mesi di osservazioni sugli ” scempi ” del nostro territorio ( vigoleno in primis) che abbiamo colto osservando i TG nazionali e locali.
Il nostro è un grido d’allarme, per fare presa sulle coscienze di tutti, Sindaci e amministratori in testa ( che può fare d’altro un blog se non informare e cercare di suscitare interrogativi e interessi ?).
IL PRECEDENTE POST n° 1 E’ STATO PUBBLICATO IL 23 FEBBRAIO 2010.
POST 2) PAESAGGIO AGRARIO E SCEMPIO IN VALTOLLA.
Ma se ” trasferiamo ” il problema su scala nazionale (in Italia) quanto affermato nella prima parte si comprende ancora ancora meglio: in soli 50 anni abbiamo fatto scempio di territorio considerandola campagna e non paesaggio agrario per cui fabbriconi e capannoni erano una variabile indipendente rispetto al paesaggio agrario ( bastava costruire in nome del progresso e di una effimera manciata di posti di lavoro).
Ma la semplificazione ” campagna” ha anche prodotto una trasformazione del paesaggio agrario per cui si sono fatti accorpamenti assurdi e utilizzo di tecniche non idonee al territorio ( vi ricordate l’inquinamento della falda acquifera da Atrazina? Vedete quegli schifosissimi tralicci dell’alta tensione che sovrastano la collina di Monterosso a Castello ? Vedete come dalla presenza di un vecchio mulino cerealicolo, al servizio dell’agricoltura locale e per le vere esistenze della gente, si sia insediato un cementificio megagalattico?
Questo tipo di agricoltura e quel tipo di politica hanno determinato effetti perversi a largo impatto sul paesaggio (agrario e rurale) e sull’ ambiente tutto: dissesto idrogeologico, con grandi frane; perdita di biodiversità; inquinamento….; erosione dei suoli; inquinamento delle acque; cambiamento climatico; desertificazione ( deserto anche umano!).
(2-segue)