
Premessa
Il 25 giugno 2010 alle 21,30, a Velleia Romana si inizia con una strepitosa Lella Costa che apre il festival con il suo ultimo, irresistibile monologo comico, raccontandoci in modo originalissimo il mito di Orfeo ed Euridice a partire dalle riscritture di autori come Rilke, Cvetaeva e soprattutto Calvino che ci consegna una Euridice “altra” ostinata a voler abbandonare la sicurezza di una casa per avventurarsi ne “le lande desolate del fuori”.
I secoli d’oro e il mistero
Molti di Noi sanno che Veleia… deve il suo nome ad una tribù degli antichi liguri Veleiates ( ma vi sono ricerche storiche e scritti giornalistici che li definiscono ” Veleates” oppure “Eleates” ) tanto potenti che arrivarono, provocati, a distruggere l’avamposto romano di Piacenza nel 200 a.c. circa.
In seguito alla conquista divenne, dopo molti anni, città romana nel 49 a.c. e godette di relativo splendore per oltre 3 secoli ( circa fino alla fine del 300 d.c.)…poi l’oblio.
Le cause: frane, distruzioni barbariche ?…Mistero! Si tende ad avvalorare la tesi della grande frana che avrebbe coinvolto i sovrastanti monti del complesso del Monte Moria…ma questo si potrà stabilire se si riattiveranno grandi scavi che sono assolutamente fermi.
Difficile credere ad una sola causa.
Difficile che per causa di una frana, pur catastrofica, si abbandoni definitivamente e per sempre una città come era Veleia ( una città!).
Ma la causa o le cause dovettero essere veramente importanti se perfino il nome venne abbandonato e dimenticato fino a pochi secoli or sono quando riemersero, dalle viscere della terra, le antiche vestigia che oggi posiamo osservare e ammirare.
Per secoli, dopo tale scomparsa, in quei posti non restarono che piccoli villaggi poveri e rurali e poco più.
Ma una terra abitata per tanti secoli e da tanta popolazione (prima da popolazioni preistoriche, poi dai liguri e infine dai romani ) non viene abbandona in maniera così drastica e definitiva dalla sua gente……mistero!!

Il teatro antico e il turismo
Già nel dopoguerra Veleia ospitò importanti rassegne teatrali e folkloristiche promosse dalla provincia e dall’allora ente provinciale per il turismo (EPT) ai fini della valorizzazione turistica della zona intera che però ebbero una discontinuità grave tanto da far perdere al luogo l’importanza che avrebbe meritato.
Eppure le sovrintendenze del periodo dal 1945 al 1975 circa non mancarono di iniziativa. La dott.a Calvani Marini, con le autorità locali arrivarono a promuovere Velleia anche attraverso la RAI ma poi tutto finì.
La decadenza, dal 1975 è stata inesorabile pertanto il rinnovato interesse del “pubblico” che promuove progetti e cultura legati al sito archeologico non può che far piacere.
Velleia Romana come viene oggi definita (noi preferiamo sempre Veleja) merita di essere rivalorizzata, che riprendano gli scavi, che sia ampliato l’antiquarium, che inizi un nuovo percorso turistico-culturale….