Ora che tra i due paesi vi fossero antiche rivalità campanilistiche era risaputo.
Ricordate le polemiche sulla circonvallazione a Castell’ Arquato e i silenzi Di Lugagnano che pensava di aver ” portato a casa ” chissà cosa?
Solo per citarne una …ma di argomenti semiseri e frivoli ( di solito le dispute campanilistiche ……si sa….) ve ne sono stati e ve ne saranno: le ragazze, i vini migliori e altri ” luoghi comuni” che non vogliamo ripetere .
Ora invece vi è un argomento che forse ai più non interessa ma che potrebbe avere risvolti addirittura legali: il Delfino milionario!
Nella riserva geologica del Placentiano che raggruppa zone di territori comunali diversi è stato ritrovato un fossile di delfino….precisamente nel territorio del Comune di Lugagnano vald’arda.
Non essendo esperti ci limitiamo solo a segnalare che si tratta di un ritrovamento fantastico!
Tutti sanno che in Castell’ Arquato vi è un famoso e importante museo paleontologico dove sono esposti fossili di grande rilevanza scientifica ben curati e presentati dallo staff diretto, se non ci sbagliamo, dal Prof. Francou.
Questi ultimi si sono subito fatti avanti chiedendo di poter ” ospitare “Delfino milionario” ma Il Primo cittadino di Lugagnano ha posto un alt!
Quello che sarebbe sembrato ” naturale ” per tutti, ovvero collocare il nuovo ospite nel museo Paleontologico, non sembra che lo sia stato anche per le legittime aspirazioni dei Lugagnanesi.
COSA SUCCEDERA?
Possibili soluzioni:
1) il ” vero ” nel museo e un calco a Lugagnano ( ipotesi pare tramontata);
2) un anno ( o due) di onori a Lugagnano per poi esser sistemato definitivamente nel museo arquatese;
3) nuovo museo palentologico anche nel Comune di Lugagnano dove troverebbero posto anche altri reperti locali di grande valore e un calco a Castell’ Arquato;
Non mancherebbero altre ipotesi fantasiose!
ALCUNE BREVI DOMANDE E CONSIDERAZIONI
Quando si istituì la riserva citata del Placentiano si stabili anche una sede?
Si stabilirono regole “amministrative ” per la gestione dei siti e di eventuali ritrovamenti?
In ogni caso un ulteriore museo fotocopia in zona potrebbe dare speranza, in tal senso, anche a Vernasca e a Gropparello ( in primis) che si sentirebbero meno ” escluse” e potrebbero godere, anch’esse, del prestito di qualche milione di fossili che sono impossibili da esporre nel pur eccezionale museo arquatese…….Insisto: perchè musei solo a Castell’Arquato e Lugagnano?
Che dire poi di tutto ciò che, in passato, è stato ritrovato ( è non parliamo di ” robetta”) ed è in altri musei fuori provincia? Ritornerebbe?
Non sappiamo come andrà a finire…… ma ” il Delfino milionario ” merita di essere sistemato in un luogo ben fruibile, sicuro ( !!!) e dove effettivamente sia ben valorizzato.
PS: e Veleja….e il museo di Veleja? si vuol forse sopperire alla ” frustrazione ” derivante dal fatto che in tale sito ( di valore storico favoloso) non vi sia NULLA della grande ed eccezionale mole di reperti che furono qui ritrovati?
